lunedì, settembre 29

pagine bianche

Chiudo porte di stanze immaginarie in nome di una Indipendenza Ideale.
Per riaprirle subito dopo, giusto il tempo di convincermi di essere dalla parte dei forti.

I ripiani di legno ospitano libri polverosi.
Il mondo è immerso in una immobilità irreale.
Non mi stupisce affatto, che in quella stanza regni il silenzio. Voli fiabeschi senza il lieto fine, le parole sono solo parole.
Libri e volumi.

Fiabe di principi e principesse, storie di mondi immaginari, manuali di idee, ipotesi e teorie del pensiero.
Parole, centinaia, migliaia, milioni di parole che cercano di scandire il senso dell'Uomo.
Ma nessuna pagina parla di cose che vorrei sentire. O forse ne parlano tutte.

Vorrei essere in una stanza di libri dalle pagine bianche, concetti silenziosi fatti di nessun contenuto.

Ho voglia di cose senza senso, e spazi vuoti.

2 commenti:

Gerweller ha detto...

...cose senza senso, e spazi vuoti

In questi casi consiglio il blog di Flavia Vento e una boccia di Smirnoff, ghiacciata.

GenoF ha detto...

Le pagine bianche esistono per essere riempite...

Ricordo ancora l'entusiasmo che avevo, quando ero bambino, davanti a un quaderno o un album nuovo.

Il desiderio di riempirlo di parole, immagini e colori...

Questo desiderio è presente in me tutt'ora.