sabato, marzo 29

October



**

Non posso più correre,
Sono caduta prima di te.
Sono qui,
Non ho dimenticato niente,
Benchè abbia tentato di farlo,
Sei tutto ciò che sono,
Portami a casa,
Sto lottando contro tutto ciò,
Affranta,
Esanime,
Ci rinuncio,
Sei la mia unica forza,
Senza di te,
Io non posso andare avanti,
Non più,
Mai più.

Mia unica speranza,
(Per tutto questo tempo ho tentato)
Mia sola pace,
(Di incamminarmi lontano da te)
Mia sola gioia,
Mio unico potere,
(Cado dentro i tuoi dolci abbandoni)
Mia sola energia,
Mia unica vita,
(Ed è amore quello che sento)
Mio unico amore.

Non posso più correre,
Ti ho dato me stessa,
Scusami,
Scusami,
Con tutta la mia amarezza,
Ho ignorato,
Quella che era tutta la realtà e la verità,
Tutto ciò di cui ho bisogno sei tu,
Quando la notte cade su di me
Non posso chiudere gli occhi,
Sono così viva,
E tu sei così forte,
Non posso più mentire,
Sono caduta prima di te
Scusami,
Scusami.

Ho cercato di non pensare
Al dolore che continuamente mi lacera
Ma stavolta è una ferita troppo profonda,
Non ci ricadrò mai più.

**

I can't run anymore,
I fall before you.
Here I am, I can't run anymore,
I fall before you.
Here I am,
I have nothing left,
Though I've tried to forget,
You're all that I am,
Take me home,
I'm through fighting it,
Broken,
Lifeless
I give up,
You're my only strength,
Without you,
I can't go on,
Anymore,
Ever again.

My only hope,
(All the times I've tried)
My only peace,
(To walk away from you)
My only joy,
My only strength,
(I fall into your abounding grace)
My only power,
My only life,
(And love is where I am)
My only love.

I can't run anymore,
I give myself to you,
I'm sorry,
I'm sorry,
In all my bitterness,
I ignored,
All that's real and true,
All I need is you,
When night falls on me,
I'll not close my eyes,
I'm too alive,
And you're too strong,
I can't lie anymore,
I fall down before you,
I'm sorry,
I'm sorry.

Constantly ignoring,
The pain consuming me,
But this time it's cut too deep,
I'll never stray again.

Church


La Chiesa Cattolica, in fondo, è la prima vera multinazionale.
Dominante nel settore del
libero pensiero.

Ciò che sfugge


Ho sempre avuto la sensazione che scrivere di me determini uno sfalsamento nella percezione di ciò che sono e di come porto naturalmente avanti la mia vita.
E il continuare a ricevere segnali in questo senso, rende ciò che prima era un solo una sensazione, un assodato sospetto.
Ciò che sfugge a chi solamente mi legge senza essere in confidenza con me, è che sono una perfetta minchiona.
E che sono del tutto fiera di esserlo!
Rido, spesso, sempre. Mi alzo ogni mattina con la sensazione di essere in pace con il mondo intero, e assolutamente sempre di ottimo umore.
Dico e parlo di cose stupide e difficilmente lamento della vita e delle sue contraddizioni. Gioco divertita con le persone che mi vivono accanto e mi piace troppo quanto mi sento dire "sei proprio piccolina.."
Ho 27 anni, ma in realtà ne ho molti meno.
E non ho nessuna intenzione di essere diversa, perchè vivere in questo modo mi diverte troppo.

Colpe

Con chi. Dove. Perchè. Cosa.
Proprio non lo so. O forse sì. Non è poi così difficile.
In castigo, ascolto i rimproveri per un silenzio che avrei dovuto custodire.
Con orgoglio e collera, in difesa di una dignità che non possiedo.
Ma non importa.

Sono felice lo stesso.


Intime Incertezze

Vorrei trascinarti ancora nel mio buio,
posarti la testa sul petto e
ascoltare la vita che scandisce il suo ritmo dentro di te.

Vorrei sentire ancora il tuo respiro caldo corrermi sulla pelle,
aspettando con trepidazione l'attimo in cui, mescolandosi insieme al mio,
dia vita all'alchimia perfetta.

Vorrei perdere ancora il senso del tempo,
lasciarmi confondere dall'emozione dolce della tua pelle nuda che scivola sulla mia
e fermarmi a contemplare la meravigliosa creatura che sei.

Vorrei ancora amarti nel mio silenzio,
assaporarti le labbra, tenere il loro gusto stretto sulle mie
e scoprire, vivendolo dalle tue parole, ogni tuo pensiero che mi vorrai concedere.

Vorrei proteggerti con le mie carezze da ogni dolore
e dalle mie trascorse sciocchezze,
donandoti oggi, domani e sempre, la voglia di sorridere.

martedì, marzo 25

Abbandono, amore, reazioni e un sincero vaffanculo.

Amo sbeffeggiare la vita, che ama sbeffeggiare me.
Amo sorridere così tanto da non poter immaginare di vivere un giorno senza farlo.
Amo amare la vita e le sue tante sfumature.
Amo emozionarmi perchè riesce a farmi sentire così profondamente viva.

Amo essere così dannatamente forte da sentire, di nuovo, di poter fare a pezzi qualsiasi sensazione che provo.

Riprendere il controllo sulle mie emozioni, osservarle dall'alto avendo la consapevolezza che non sono più loro a muovere me, ma io a muovere loro.

Vaffanculo.
Alle maledette reazioni morbose emerse in quest'ultimo anno, quando chi avevo vicino ha ritrattato il suo affetto.

Dopo il solo grande amore della mia vita, negli ultimi otto anni, avendo sempre lasciato, non ho più avuto la possibilità di rivivere - e elaborare - la maledetta e antica paura di essere abbandonata.
Alla ricerca di me stessa, in un percorso - guidato - di crescita, ho fatto a pezzi ciò che ero con il solo fine di mettere insieme una Anna più sana e affettivamente consapevole.
In otto anni ho stravolto completamente l'idea di relazione che avevo assorbito costruendone una radicalmente diversa, ma in questo percorso rieducativo non ho mai pensato nemmeno una volta che avrei dovuto lavorare anche su come gestire l'abbandono.
L'abbandono.
Un dolore affossato dagli eventi della vita per la vita strappata a un uomo, mio padre, troppo presto.
Vaffanculo.
Perchè in questo percorso di riabilitazione affettivo-emotiva, ho sottovalutato pensieri, dolore e paure che l'abbandono di un uomo avrebbe potuto farmi rivivere.

Vaffanculo.
Perchè non mi basta leccarmi le ferite, riconoscendo l'origine del mio male.
Amo maledettamente troppo me stessa, e la vita, per non mettere fine anche a questa debolezza.

Vaffanculo, a tutti coloro che hanno detto di volermi bene senza mai provare a volermene sul serio.

Ostinazione genitoriale


Non comprendo le ragioni per le quali nonostante:

=> l'abissale ignoranza

=> l'incapacità di amare il prossimo

=> la profonda aridità umana

=> l'inettitudine all'educazione, all'etica e alla morale

=> il pressochè assente istinto materno/paterno

=> l'infantilismo procrastinato

alcune persone si ostinino a mettere al mondo dei figli.

sabato, marzo 22

Un volo lungo un istante

Ho volato, di nuovo.

Seguendo i tuoi lineamenti con le dita, ho giocato con il tuo pensiero
fino a quando la dolcezza infinita di quei momenti mi ha riempito il cuore di tenerezza.
Ed è sull'onda di quegli istanti che scrivo queste parole.

Ho volato, ancora.

Ritrovandomi teneramente emozionata, con l'innocenza di una bambina ho riscoperto sensazioni che avevo perso,
perchè troppo occupata a stare dietro ai miei irragionevoli tormenti, cosìcchè un senso di freschezza ha invaso ogni anfratto della mia anima.

Ed è sull'onda di queste meravigliose emozioni che, cadendo, non ho sentito dolore.

venerdì, marzo 21

Quasi 30 anni

Un pò brilla, come sta capitando un pò troppo spesso ultimamente, dopo una appagantissma e divertentissima cena, eccomi qui a canticchiare sulle note di 'Amandoti' di Gianna Nannini a cercare l'ispirazione giusta per scrivere quello che vorrei.
Ma mi conosco abbastanza bene e so che questo sarà solo l'ennesimo tentativo abbozzato di un discorso che non troverà, nemmeno stasera, spazio su questa pagina.

Sono felice, sì, nell'insieme assolutamente sì.

Ho dichiarato ufficialmente guerra ai miei vuoti affettivi.
Mi sono imposta di camminare senza voltarmi a cercare l'affetto che ho perso.
Mi sono convinta a guardare lontano senza perdere tempo a raccogliere i pezzi sparpagliati in questi anni così confusi.
Dopo un conflitto che vive da quando ho memoria, mi sento di aver intimamente risolto ciò che più ha sconvolto da sempre il mio essere ciò che sono, il radicato conflitto con mia madre.
L'ho perdonata e compresa, in silenzio, con misericordia e immenso amore.
Ed è così, del tutto inaspettatamente, in questo quadro che si è andato disegnando, che mi sono trovata a riscoprirmi di nuovo figlia.
Sì, erano almeno 12 anni che mi ero dimenticata di essere anche questo.
Una figlia.
12 lunghissimi anni di parole mai dette, sogni interrotti, massacranti abnegazioni, distanze, ed io che ho spezzato la mia adolescenza strappando con violenza le mie radici per andare via, lontano, alla ricerca di risposte e di un percorso esistenziale il più possibilmente indipendente dai modelli famigliari appresi.
Perchè è così che ho vissuto, è così che ho bisogno di vivere, ricercando ciò che sono senza subire il condizionamento di ciò che le figure forti della mia vita vorrebbero che fossi, ma anzi riconoscendolo e prendendone il distacco in modo il più possibile razionale e lucido.

In quanto all'Amore romantico, in perenne conflitto con il concetto di indipendenza affettiva che vado ricercando...che si fotta!

Ho quasi 30 anni e non so ancora cosa significhi, nè se uno dei due possa - o desideri - proclamare il suo trionfo sull'altro.
Ma nemmeno mi interessa concepirlo in modo diverso da come sono capace di viverlo.
Uno sguardo in cui perdersi,
un silenzio da ascoltare,
un'infinita dolcezza che riempie il cuore solo osservando i movimenti dei suoi gesti,
e il desiderio immenso di non voler essere in nessun altro posto se non a fianco a lui.

Ho recentemente imparato ogni qual volta sono colta dal dubbio, anche il più banale, su come agire in una determinata situazione o anche ogni qual volta alla porta del cuore bussa un'emozione negativa, a fermarmi un attimo e riflettere su come *non* voglio più ritrovarmi a pensare a come poter essere felice, perchè voglio esserlo, e voglio esserlo adesso.

Con affetto, a me stessa.

mercoledì, marzo 19

Le ragioni di un Blog

Uno spazio in cui raccogliere i pezzi di ciò che sono,
dissacrare le mie buone intenzioni e restituire legittimità alle mie debolezze.

Uno spazio in cui dare un senso alle emozioni che vivo,
negare quelle che non posso vivere e trovare una ragione al perchè siano mai esistite.

Uno spazio in cui confessare le mie più intime motivazioni,
ricucire le ferite dell'anima e accarezzare i miei ricordi.

Uno spazio in cui lasciare che le parole si rincorrano, prendano forma e facciano a pezzi con razionalità e cinismo ciò che di più imperfetto abita questa terra: l'Essere Umano.

Un percorso dentro me stessa.

Dopo tre blog aperti negli ultimi sei mesi e mai nessuna parola scritta

*taglia il nastro*


Blog aperto

lunedì, marzo 17

Ozio

No, oggi non va.

Un pensiero fisso nella testa e smarrimento e panico che mi hanno preso un paio di volte nel corso della giornata.
Non riesco più a sentirmi a mio agio in questa fase di intermezzo tra pensiero e azione.

Oggi la mia piccola ha la febbre alta e sono rimasta a casa con lei: niente lavoro.
Ho sempre adorato le giornate di relax assoluto, un divano comodo, la copertina di lana, il micione che mi sonnecchia al fianco, il lettore dvd e un buon assortimento di film da cui attingere, la mia sorellina dolcissima che mi cerca per accucciolarsi addosso a me (..)
Una giornata da vivere abbandonata nella pigrizia circondata da affetti sinceri e che fino a non molti mesi fa avrei considerato idealmente perfetta.
Eppure, già dalle prime ore della mattina, il senso di staticità che si andava prospettando mi ha profondamente innervosito togliendomi il sonno: un giorno di non lavoro, un giorno di...niente.

Un giorno in cui fermarmi.
Guardarmi intorno.
Fissare il vuoto.
Oziare.
Riflettere.

La sensazione è stata quella di un vuoto, immenso.
Un vuoto che ho assolutamente bisogno di riempire. Ma sia ben chiaro che questa volta non intendo perseverare nell'errore di infilarci dentro qualcuno che non sia *IO*
.

sabato, marzo 15

Piacere perverso

Stringi il laccio intorno a questi polsi,
fino a che non vedrai la carne consumarsi.

Straccia questi abiti che ho indosso,
fino a quando per il freddo non mi vedrai tremare.

Mordi la pelle tra i tuoi denti,
fino a quando sentirai il respiro mancarmi.

Disegna lividi sulla mia pelle color luna,
e se lo vorrai,
amore mio,
raccogli tra le labbra le lacrime che mi scivoleranno sul viso
e liberami dall’infinito dolore che mi hai inflitto.

venerdì, marzo 14

Il solo Amore che conosco.

Ascolta la mia preghiera.

Chiudi gli occhi.

Stringimi.
Feriscimi.
Strazia la mia anima.

Fallo e non avere pietà alcuna di me.
Muovi le trame di questo dolore,
e fanne il tuo potere.

Umilia ciò che sono,
abusa dei miei sogni,
assoggettami ai tuoi capricci,
deridi le mie paure,
e usami per i tuoi giochi.

Fallo in silenzio,
con crudeltà
e con tutto l’Amore che puoi donarmi.