giovedì, giugno 26

So...

So, so you think you can tell Heaven from Hell?
Blue skies from pain?

No.
Non saprei distinguere il Paradiso dall'Inferno.
Nè i cieli azzurri dal dolore.
No, non saprei distinguerli.

Scelgo quindi l'unica decisione che mi è possibile scegliere:
smettere di chiedermelo e lasciar andare.

venerdì, giugno 20

Una stanza vuota


giovedì, giugno 19

LsD: confused state

Stamattina, pare, che abbia ritrovato un pò di senno.
(forse)

**

» L.S.D. (La Sua Dimensione) «

Ho un rifiuto quasi naturale,
forse sono abituato male nel rapporto interpersonale.

IO.

Leggo, che ci sarà una previsione astrale,
questa vita è troppo uguale,

sono stanco di relazionarmi agli altri.


Oltre.

Al patimento di
ascoltare, parlare
la gente che si dice

contenta, persuasa, convinta
che sia bella la vita
col sole nel cielo d'estate.

Oltre.

A tutte le mie questioni esistenziali
devo subire i problemi personali dell'analista,
da cui mi confesso le sere d'inverno.


Cosa stai dicendo?
Non connetti.

Forse è troppo tempo che rifletti
.
Lascia invece che il tuo spirito si liberi nell'aria,

trovi LA SUA DIMENSIONE.

Ho capito cosa devo fare,
forse tu sei un pò superificiale

troppo semplice nel ragionare.

IO.

Vedo che se fossi meno intelligente,
e anche molto più freddo

sarei più quieto nei nervi e nella mente.

Il Cosmo è ricco di particolari,
più ne vedo,
più ne scopro

più mi sembrano amari.

La mia terra è fatta da rapporti umani,
quasi tutti deteriori

e a volte sono anche deleteri.

Cosa stai dicendo?
Non connetti,

Forse è troppo tempo che rifletti.
Lascia invece che il tu spirito si liberi nell'aria

trovi LA SUA DIMENSIONE eterna.

dei Bluvertigo

**


mercoledì, giugno 18

Complicità

Tre giorni in cui mi sento fisicamente proprio poco bene.
Oggi è il diciotto, in genere promette cose buone,
ma pare che anche le coincidenze abbiano smesso di vivere in armonia con il Caos.
Mi sento come se mi avessero calpestato.
Ma forse è davvero stato così.
Solo che me ne sto accorgendo solo adesso.

***

» Complicità «

Se ci credi,
se hai fiducia in me
con un patto noi ci consacreremo.
Senza gli abiti,
senza affanni
incontro ai viaggi dell'immaginazione.

Sembra casa mia,
sembra pace
Sembra casa tua,
sembra nostra.

Complicità,
il sogno di sempre
su questo pianeta solo noi due
spirito e corpi disgiunti
poi in un istante congiunti
ma io mi sento il sangue pulsare in te.

Ritrovare in noi
la Divina Idea,
la calma dolce
di chi si parla
nel silenzio delle parole
suoni,
sguardi,
visioni
e passioni.

Sembra casa mia,
la mia chiesa.
Sembra casa tua,
Sembra nostra

Complicità,
il sogno di sempre
su questo pianeta solo noi due
spirito e corpi disgiunti
poi in un istante congiunti
ma io mi sento il sangue pulsare in te.

dei Bluvertigo

**




martedì, giugno 17

Anestesia Generale

Sono stata sottoposta a nove anestesie generali.
Il risveglio, dopo, è sempre abbastanza incerto.
La sensazione che lo accompagna è quella di una rinascita.
Forse perchè l'anestesia dà la sensazione che una forza che non puoi controllare ti stia strappando via con violenza la vita.
L'anestesia è Assenza. Vuoto. Privazione.

Sono in un momento in cui
scritto molto semplicemente non riesco.
Nessuna reazione.
Nessun evento, neanche quello più straziante, riesce a lasciarmi dentro un'impronta del suo passaggio.
Come se la mia anima fosse sotto anestesia.
La non reazione a parole e cose sarebbe giustificata se mi crogiolassi silenziosamente nell'Illusione.

Eppure no, ho riflettuto a lungo su questo punto, non ho fede alcuna nelle mie Illusioni.

Per questa ragione e a questo punto Anna dovrebbe sovvertire i sentimenti che le vivono dentro, infuriarsi, tramutare l'Amore in Odio, erigere muri, arroccarsi sulle sue posizioni, ribellarsi, confondere e negarsi.

E invece in questo mio mondo regna sovrana l'Inerzia.

Non sono i sentimenti a mancare, loro mi vivono dentro, giocano con il mondo, mi danno la vita e a volte anche me la tolgono.

Il problema è che non rispondono a stimoli esterni, nemmeno a quelli che li hanno generati.
E' come se vivessero di vita propria in una dimensione parallela, indipedente, e ogni cosa, anche se loro causa o loro effetto, non li riguardasse.

Osservano gli eventi con una freddezza disarmante, preoccupandosi solo di mantenere in equilibrio il loro mondo.

Principio di autoconservazione..?

Non lo so, anche se parrebbe l'ipotesi più plausibile.

In ogni caso questa sensazione di morte apparente mi sta preoccupando, spero passi presto.

lunedì, giugno 16

...


domenica, giugno 15

Istanti, Ore e Giorni

Domenica pomeriggio.

Il pipistrello grasso emette strani versi.
Tutti, come ovvio che sia, incomprensibili anche, pare, a sè stesso.

Sì, ormai sono in Guerra.
Tollero all'infinito la mediocrità, oltre l'infinito c'è l'abisso, il mio abisso, e auguro, a chiunque, di non precipitarci mai dentro.

Domani il padrone di casa viene a prendere i soldi per il rinnovo annuale del contratto.

Una frase sul forum meriterebbe di essere scolpita su pietra e citata in ogni luogo:

- Sei felice in questo periodo?
Potrei esserlo di più se nessuno mi rompesse le palle.
di Claudja Ireland
Senz'altro sì.
Se ognuno si limitasse a vivere nei ranghi del proprio io senza tentare drastici voli pindarici..quale utopia.

Egoismo, Competizione e Saccenza: le tre rovine dell'uomo.

Oggi c'è il sole, anche dentro di me.
Sì, mi sento felice.

Il pensiero per un istante va a una illusione.
Un sorriso, dolce, fa la sua aspettata comparsa.
Ma non avendo alcuna ragione per esistere...
..in fondo poi..chissenefrega!

A. oggi stava proprio bene con la barba.
E ha un sorriso che sa scaldare il cuore.

Passo da un blog.
E il pensiero a fine lettura è sempre lo stesso, palesi manie di persecuzione e sempre un più evidente disadattamento socio-esistenziale.

Altro..?

Ah sì, puntuale contestazione materna, ma ormai è fatto consueto.
D'altra parte l'ingratitudine - colonna portante della filosofia del 'tutto mi è dovuto' - e il bisogno di ricorrere a un riadattamanto di status per sentirsi persona più socialmente rispettabile, sono per me elementi primi di esclusione di una persona dalla mia vita.
Accettarli dalla propria madre nonostante il mio tentare di ridimensionarne la gravità, è spesso e volentieri moralmente difficile.
Indi per cui il conflitto che scaturisce dal conflitto è talvolta fonte di frustrazione.
Ma ripeto, niente di più che ordinaria amministrazione.

Spero stasera di riuscire a entrare un pò inworld, ho voglia di volare.

sabato, giugno 14

Ci fu un tempo in cui..

Ci fu un tempo in cui tu fosti Acqua, Diamante, Sale, Cielo e Terra.
Un tempo in cui mi accogliesti nel tuo nascondiglio spogliando la mia anima dai suoi silenzi.
In cui le tue mani stravolsero il senso quotidiano del mio respirare.
In cui lo Spazio cessò di essere scandito e il Tempo di avere una sua dimensione.
In cui osservavo il Cielo fissando le dita dei mie piedi e la nuda Terra alzando lo sguardo verso l'orizzonte.

Ci fu un tempo in cui il Tempo non era importante che esistesse.


Ci fu un tempo in cui tu fosti Aria, Inverno e Ghiaccio.
Un tempo in cui ti sbarazzasti dei resti della mia anima lasciandoli soffocare nei loro silenzi.
In cui ti bastò un istante per riversare il Gelo nella mia vita e consentire alla tua di riempirsi di un calore più intenso.
In cui negasti, mentendo e nascondendoti come un figlio colpevole.
In cui ti sentii dire mi dispiace senza dispiacerti.
In cui il Cielo cadde verso l'alto. E la Terra precipitò verso il basso.

Ci fu un tempo in cui il Tempo non aveva la forza per esistere.


C'è un tempo in cui io sono Luce e Tenebra, Paradiso e Inferno, Divino e Angelo caduto.
Un tempo in cui ogni pensiero è Giudizio Universale.
In cui assolvo condannando e condanno assolvendo.
In cui ciò che è reale trova il suo senso solo se irreale.
In cui una lacrima scende verso l'alto e in un sorriso i lati delle labbra si inarcano.
In cui la Terra ha aperto una breccia nel Cielo e il Cielo una breccia nella Terra.

C'è un tempo in cui il Tempo esiste, ma ciò che non esiste è il suo senso.

lunedì, giugno 2

Diamo un nome alle Cose (parte 2°)


Su una Amicizia.


» Il Mondo Nuovo «
(Sottotitolo: Vorrei ecciere la tua topolina..poccio?)
(o.O)


E' meglio una delusione vera di una gioia finta,
ma quando la delusione cresce la pressione aumenta.
Sarà che la pioggia batte forte sulla mia finestra.
Sarà che alla fine della notte mi chiedo cosa resta.

Però poi arrivi tu,
ti siedi dove vuoi
e butti giù
la mia malinconia di vivere
e tutto sembra già possibile per me.

Preso dentro al buio che avanza,
vieni tu a dare luce al mio giorno
trascinato sotto dall'onda,
ho rincorso il Mondo Nuovo
la tua mano tesa mi è apparsa,
e adesso sto risalendo
per favore non fermarti ora.

Mio padre ha visto il primo uomo andare sulla luna
e ora che è già il futuro più nessuno se ne cura.
Capita che mi sveglio all'alba quando l'aria è fresca,
pensando alle mie illusioni di un'estate ormai persa.

Però poi arrivi tu,
ti siedi dove vuoi
e butti giù
la mia malinconia di vivere
e tutto sembra già possibile per me.

Preso dentro al buio che avanza,
vieni tu a dare luce al mio giorno
trascinato sotto dall'onda,
ho rincorso un Mondo Nuovo
la tua mano tesa mi è apparsa,
e adesso sto risalendo
per favore non fermarti ora.

Quasi mille miglia,
più lontano io sono,
bella mia sogna,
fino a quando io tornerò.

Quasi mille miglia,
più lontano io sono,
bella mia sogna fino,
a quando io tornerò.

Preso dentro al buio che avanza,
vieni tu a dare luce al mio giorno
trascinato sotto dall'onda,
ho rincorso un Mondo Nuovo.

La tua mano tesa mi è apparsa,
e adesso sto risalendo
per favore non fermarti ora.

Preso dentro al buio che avanza,
trascinato sotto dall'onda,
la tua mano tesa mi è apparsa,
e adesso sto risalendo.

di Neffa


domenica, giugno 1

Diamo un nome alle Cose (parte I°)


Su un Incontro.
Non relazione. Nè storia. Nè avventura.
Solo episodio.



» Una storia sbagliata «

E' una storia da dimenticare
e' una storia da non raccontare
e' una storia un po' complicata
e' una storia sbagliata.

Comincio' con la luna sul posto
e fini' con un fiume d'inchiostro
e' una storia un poco scontata
e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia di periferia
e' una storia da una botta e via
e' una storia sconclusionata
una storia sbagliata.

Una spiaggia ai piedi del letto
stazione Termini ai piedi del cuore
una notte un po' concitata
una notte sbagliata.

Notte diversa per gente normale
notte comune per gente speciale
cos'altro ti serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia vestita di nero
e' una storia da basso impero
e' una storia mica male insabbiata
e' una storia sbagliata.

E' una storia da carabinieri
e' una storia per parrucchieri
e' una storia un po' sputtanata
o e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

Per il segno che c'e' rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere piu' come e' andata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata.

di Fabrizio De Andrè



Sereno (e)Motivo

Sento scendermi dentro un senso di profonda pace.

Un mare calmo, orizzonte infinito, in cui perdermi, accompagnata solo dalla voglia di un sorriso.

**

» Vorrei «

Vorrei conoscer l'odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell'aria sale e maggese,
gli aromi della tua salvia e del rosmarino.

Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero
parlando con me del tempo e dei giorni andati,
vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero,
come se amici fossimo sempre stati.

Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci
e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,
le strisce delle lumache nei loro gusci,
capire tutti gli sguardi dietro agli scuri.

E lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei
ed io...


Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d'un rabbuiarsi e del tuo gioire.

Vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l'universo.

Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona
o il mare di una remota spiaggia cubana
o un greppe dell'Appennino dove risuona
fra gli alberi un'usata e semplice tramontana.

E lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei
ed io...


Vorrei restare per sempre in un posto solo
per ascoltare il suono del tuo parlare
e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo
impliciti dentro al semplice tuo camminare.

E restare in silenzio al suono della tua voce
o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso
dimenticando il tempo troppo veloce
o nascondere in due sciocchezze che son commosso.

Vorrei cantare il canto delle tue mani,
giocare con te un eterno gioco proibito
che l'oggi restasse oggi senza domani
o domani potesse tendere all' infinito.

E lo vorrei
perchè non sono quando non ci sei
e resto solo coi pensieri miei
ed io.

di Francesco Guccini

**


**

Ho voglia di.
Un agriturismo in collina.
Un mercato rionale.
Un borgo antico.
Un cielo sotto cui sdraiarmi.
Pietanze del luogo accompagnate da un buon vino.
Olio buono.
Una camminata cartina alla mano.
E silenzio.

Un meraviglioso silenzio in cui perdermi.