venerdì, settembre 25

Un anno Dopo

Non avere il tempo di ascoltarsi è una scusa incontrastabile.
Gelosa delle mie forze passo il tempo incardinando il mio ego tra certezze, intenti e progetti.
Ho sempre avuto un’idea di me e da un anno la sto costruendo, concretamente.
E oggi posso scrivere per la prima volta in vita mia che mi sono trovata, e sono Io.
Io, senza quei quintali di tormenti emotivi che mi ancoravano alla sedia.
Io, senza la sensazione che potrei cadere.
Io, stabile e positiva, con una soluzione a qualsiasi problema.
Processi naturali a una direzione, perché il piccolo che spicca il volo non smetterà di farlo per tornare a vivere nel nido.
Ma quell’idea che ho di me ha in sè un spietato prezzo, il funzionalismo
Anche se forse poi, penso, che se i copioni si ripetono la causa potrebbe essere un mal comune, anche se non saprei dove cercarlo e non saprei nemmeno se esiste.
Ogni bambino cresce con un sogno.
Da piccola chiudendo gli occhi vedevo una donna in uno studio pieno di libri con una grande scrivania di legno piena di carte.
Che noia, vero?

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