Nausea.
Un gomitolo di spago stretto nella gola.
Inghiotto suoni e fonemi.
Non rinsavisco, ma mi raccapezzo.
Il punto di vista dipende dalla prospettiva.
Sicura? In effetti no!
Dipende dal passato.
Prossimo? No cazzo, remoto.
Il futuro ha un passato. Ma il passato non ha futuro.
Sciocca!
Nausea.
Mi spiego. Anzi no.
Prima il velo nero, poi l'abito nuziale.
Ma non sono mai stata nè vedova, nè sposa.
Anzi meglio, non sono mai stata.
Anime che perdono la strada del ritorno tra i gironi del non senso.
Sproloqui affettivi e reciproche comprensioni.
Un tesoro di alcun valore.
Ascolto passi che non camminano.
Silenzi all'alba che non mi svegliano.
Resto impassibile.
E mi vergogno per non essermene mai andata.
Nausea.
Carità e misericordia.
L'essenza dell'assenza.
Il vizio delle contraddizioni.
ll potere della condanna.
Le malevoli intenzioni.
Non eri. Non sei. Non sarai.
Riempio questa sensazione di infinito e rimpinzo lo stomaco d'acqua,
fino alla nausea.
sabato, luglio 12
La Nausea
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