Sembra che sia passata una eternità, tra ieri e oggi.
Perchè domani non sta arrivando mai.
Quante cose ancora ci sarebbero da dire.
Mi chiedo se domani ce ne saranno.
Sto bene oggi, e nascono domande.
Saprò perdonarmi domani.
E trovare la forza per sommergere ogni cosa dimostrandomi estranea alle mie stesse emozioni.
Saprò resistere ai miei silenzi.
E alla voglia violenta di sfondare la facciata di questo perbenismo politicamente corretto che mi contraddistingue così tanto.
Come osserverò i gesti di sempre quando tutto tornerà come ieri.
E come ieri ci tornerà?
Ed io cosa dirò. E in che modo lo dirò.
Riuscirò a scolpire nelle mie intenzioni la promessa che non esistono colpe.
E che se c'è una colpa, è la mia.
Saprò resistere al bisogno distruttivo di fare a pezzi tu, io, ieri e domani.
Ed io cosa farò. E in che modo lo farò.
Potrei riuscirci.
Non so nemmeno cosa diavolo voglio fare come posso sapere se potrei riuscire a farlo.
Anche se l'ho fatto. Sì, l'ho già fatto.
Per questo oggi sono qui a dubitare delle mie intenzioni.
Guarderò le stesse cose.
Dirò le stesse parole.
Ma dietro a quale perchè muoverò gli stessi fili di Anna.
Sarà domani.
Ma anche se non lo fosse è la paura, oggi, di non sapere, domani, come reagire, cosa cercare.
E perchè.
mercoledì, settembre 17
Domani
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