domenica, settembre 14

Aria


Oggi è una giornata da capire.

Non so bene nemmeno io per cosa o per quale motivo, ma oggi è una di quelle giornate in cui cerco di tenermi in equilibrio sul filo delle mie contraddizioni.

In cui potrei mettere in discussione ogni cosa, ma anche accettare ogni cosa come semplice conseguenza di questo grande nulla senza senso che è vivere.

Ho una scarsissima sopportazione nel suo complesso accompagnata da un mal di testa formato famiglia che mi sta dando la sensazione di avere in corso una specie di occupazione abusiva in entrambi gli emisferi.

Oggi è una di quelle giornate in cui non riesco a non vedere le cose che non vanno.
Mi ritrovo a osservarle con insofferenza ben consapevole di essere la sola responsabile della loro presenza nella mia vita.

Un rapporto che andrebbe definitivamente allontanato perchè inesauribile fonte di irrequietezza e disappunto per una stessa ragione che ritorna, ogni volta, con una precisione imbarazzante: assenza di rispetto.
Due persone che avrei dovuto da tempo mettere al loro posto con parole, confini segnati e azioni risolute e che invece mi ritrovo a girare per casa silenziosamente complice della loro volontà di cibarsi dei resti altrui, come gli sciacalli.
Una persona che vale e con cui vorrei avere un rapporto, ma che invece allontano con efferata crudeltà, ogni volta, perchè non riesco a controllare la paura di andare oltre al confine dei rapporti-cazzata, ai quali, Carlo a parte, da troppo tempo mi sono abbandonata e abituata.

Prove di osservazione che conducono a un opprimente fastidio per le splendide manifestazioni di nullità assoluta che mi circondano.

Ho bisogno di Aria.

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