Chiudo porte di stanze immaginarie in nome di una Indipendenza Ideale.
Per riaprirle subito dopo, giusto il tempo di convincermi di essere dalla parte dei forti.
I ripiani di legno ospitano libri polverosi.
Il mondo è immerso in una immobilità irreale. Non mi stupisce affatto, che in quella stanza regni il silenzio. Voli fiabeschi senza il lieto fine, le parole sono solo parole.
Libri e volumi.
Fiabe di principi e principesse, storie di mondi immaginari, manuali di idee, ipotesi e teorie del pensiero. Parole, centinaia, migliaia, milioni di parole che cercano di scandire il senso dell'Uomo.
Ma nessuna pagina parla di cose che vorrei sentire. O forse ne parlano tutte.
Vorrei essere in una stanza di libri dalle pagine bianche, concetti silenziosi fatti di nessun contenuto.
Ho voglia di cose senza senso, e spazi vuoti.
lunedì, settembre 29
pagine bianche
venerdì, settembre 26
Parola di Mamma
"Annamaria, migra dai nidi marci, a quelli sani.
E impara a distinguere quello che un uomo può farti sentire sulla pelle, da quello che può darti ogni giorno."
Ombre
Non saprei.
Cose.
Leggo parole intrise di una dolcezza che mi toglie le parole dalle labbra e mi chiedo se sia possibile che il mondo cambi direzione così in fretta.
Anche se so che sto mentendo.
Di tempo ne è passato da quei momenti, così tanto da sentirmi a disagio per la mia ostinata coerenza.
C'è stato un tempo per dimenticare, e uno in cui avrei dovuto riprendere fra le mani la voglia di darmi un'opportunità.
Di lasciar filtrare tra le ombre di sensazioni andate la luce di un sorriso.
Ma non ce l'ho mai fatta. O forse non ho mai voluto farcela.
Sulle ragioni continuo a formulare ipotesi, tormentandomi un pò, ma senza fare troppo rumore.
mercoledì, settembre 24
In certi momenti e in questo momento
"Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente:
il cuore domanda cos'è che manca
perchè si sente male, molto male, amando, amando, amandoti ancora."
In un connubio perfetto, parole e musica.
Mi straziano, stravolgendomi di sensazioni dolcemente violente.
Indugio senza aspettarmi niente.
Tra un capitolo e l'altro del libro che deve essere pronto per lunedì, le ascolto e mi emoziono.
Così tanto da sentire brividi, lacrime, energia e prepotente voglia di sorridere, tutto insieme.
Se mi chiedessero cosa penso sia vivere, direi questo.
Direi oggi. Direi ieri.
"Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo momento
è la tua pelle ciò che sento nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente:
il cuore domanda cos'è che manca
perchè si sente male, molto male, amando, amando, amandoti ancora.
Nel letto, aspetto ogni giorno un pezzo di te
un grammo di gioia del tuo sorriso e non mi basta
nuotare nell'aria per immaginarti: se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro
E' certo un brivido averti qui con me
in volo libero sugli anni andati ormai
e non è facile, dovresti credermi,
sentirti qui con me perchè tu non ci sei.
Mi piacerebbe sai, sentirti piangere,
anche una lacrima, per pochi attimi.
Mi piacerebbe sai..."
lunedì, settembre 22
Giusto e Sbagliato
E' tutto giusto, è tutto sbagliato.
In un giro di silenzi senza domande la risposta non può che essere che quella giusta.
Oggi il cuore ha tremato.
Lontano dalla gioia, e dal dolore, lontano da ogni sensazione supposta.
Ma ha tremato.
Sotto l'effetto di qualcosa che ancora non capisco.
C'è sempre un "ma" stonato che riempie con il suo significato concetti che non riesco a definire.
Studio e osservo le parole prendere vita sul foglio e confondersi in astrazioni di pensiero senza senso.
E se il problema non fosse l'Idea.
Se il problema fosse che io non so distinguere.
L'Amore dal Desiderio.
Il Peccato dall'Innocenza.
Il Sogno dalla Vita.
E se fosse questo.
Che io non sapessi distinguerli.
Cosa significherebbe.
domenica, settembre 21
Creep
Creep
When you were here before
Couldn't look you in the eye
You're just like an angel
Your skin makes me cry
You float like a feather
In a beautiful world
And I wish I was special
You're so fuckin' special
But I'm a creep, I'm a weirdo.
What the hell am I doing here?
I don't belong here.
I don't care if it hurts
I want to have control
I want a perfect body
I want a perfect soul
I want you to notice
When I'm not around
You're so fuckin' special
I wish I was special
But I'm a creep, I'm a weirdo.
What the hell am I doing here?
I don't belong here.
She's running out again,
She's running out
She's run run run running out...
Whatever makes you happy
Whatever you want
You're so fuckin' special
I wish I was special...
But I'm a creep, I'm a weirdo,
What the hell am I doing here?
I don't belong here.
I don't belong here.
Non riuscivo a guardarti negli occhi
Tu sei proprio come un angelo
La tua pelle mi fa piangere
Tu fluttui come un piuma
In un mondo meraviglioso
Io avrei voluto essere speciale
Tu sei così maledettamente speciale
Ma sono una persona sgradevole,
Sono uno strano
Cosa diavolo sto facendo qui?
Io non appartengo a questo posto
Non importa se ferisce
Io voglio avere il controllo
Voglio un corpo perfetto
Voglio un'anima perfetta
Voglio che tu noti
Quando non sono in giro
Tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale
Ma sono una persona sgradevole,
Sono uno strano
Cosa diavolo sto facendo qui?
Io non appartengo a questo posto
Lei corre fuori dalla porta
Lei sta correndo
Lei corre...
Qualunque cosa ti renda felice
Tutto ciò che vuoi
Tu sei così maledettamente speciale
Io avrei voluto essere speciale
Ma sono una persona sgradevole,
Sono uno strano
Cosa diavolo sto facendo qui?
Io non appartengo a questo posto
venerdì, settembre 19
Pioggia bagnata
Pioggia bagnata.
L'acqua porta via con sè ogni cosa.
Lava via parole e ricordi.
Io sto bene.
Mi chiedo del Tempo.
Tempo perso a negare voglie e silenzi.
Tempo perso dietro a Idee, finzioni senza propositi.
Tempo.
Ingannato e nascosto in desideri sbagliati chiusi e rinchiusi in fragili cerchi di cristallo.
Confini immaginari costruiti per celare sè stessi dal Mondo illudendo il pensiero che quella potesse essere la strada per la ricerca del Senso.
Il Senso, quello che soffia nel silenzio quando a luci spente i battiti scandiscono il Desiderio dominando il Mondo in una dolce alchimia che impallidisce la perfezione.
Ottusa ostinazione dalle fondamenta fragili che mi ha condotto lungo rive desolate popolate da fantasmi e ricordi mai vissuti.
Mi guardo indietro nel pensiero, ogni storia ha la sua storia.
Chiudo gli occhi, qualsiasi cosa non fosse. Non sarà.
Sento l'acqua che batte sulla mia schiena e lava via candori e odori.
Perduta innocenza in questo crudele gioco delle parti. Vincitori e vinti.
E si va avanti.
Ho bisogno di respirare la Terra, il Cielo è per le stelle.
giovedì, settembre 18
Dal Panificio
H 9.00
Annett: Buongiorno!
Lavorante: Buongiorno!
Omino cliente:
Donnina cliente:
Omino cliente: Buona giornata!
Lavorante: Grazie, arrivederci!
Annett: Buona giornata a lei!
Donnina cliente:
Lavorante: Mi dica.
Donnina cliente: Vorrei un pezzo di sticchio.
Annett: ???
Lavorante: Questo va bene?
Annett:?!? ?!?
Donnina cliente: No, è troppo cotto!
Lavorante: Preferisce questo?
Donnina cliente: No!
Quello è troppo poco cotto.
Lavorante: Questo è meglio?
Donnina cliente: Si.
Quello va bene.
Lavorante: Altro signora?
Donnina cliente: Un pezzo di pizza.
Lavorante: Questo va bene signora?
Donnina cliente: No!
Non ce l'ha un pezzo con la crosta su due lati?
Lavorante: Questo?
Donnina cliente: Con meno mozzarella non ce l'ha?
Annett: ...
Lavorante: Questo?
Donnina cliente: Si.
E vorrei anche una di quelle focaccette piccole.
Lavorante: Certamente
Donnina cliente: Ma è morbida?
Altrimenti non la voglio.
Annett: ...
Lavorante: Certo che sono morbide. Altro signora?
Donnina cliente: No!
Basta così.
Lavorante: spende 3 euri e 15
Donnina cliente: Arrivederci.
Annett: ...
Lavorante: Ciao, dimmi
Annett: Volevo un panino di quelli grossi con i buchi, un pò focacciosi
Lavorante: Questo a triangolo va bene?
Annett: Si, perfetto intendevo proprio quello.
Lavorante: Vuoi altro?
Annett: Scusa se mi permetto, ma le donnine alle 9 del mattino si alzano tutte così isteriche da queste parti?
Lavorante: No..bhè...non tutte...
Annett: Si, volevo un pezzetto di focaccia.
Ma solo se ce l'hai morbida, ben cotta ai lati e ben lievitata al centro.
Lavorante: Si..si certo..
Annett: Scusa, non ho resistito
Lavorante: Questo va bene?
Annett: Va benissimo.
Lavorante: Spendi 1 euro e 35.
Annett: Dai, buona giornata!
Lavorante: Anche a te!